Girone il Cortese

di Luigi Alamanni

titolo
Girone il Cortese
autore
Alamanni, Luigi
data di pubblicazione
1549
curatore
Artico, Tancredi
revisore
-
licenza
-
collocazione
Bibliothèque numérique des universités Grenoble 2 et 3
indice di affidabilità
buona (2)
pagina a cura di T. Artico

Edito nel 1548, il Girone il Cortese racconta in ventiquattro libri alcune vicende dell’omonimo protagonista, riprendendo e ammodernando il romanzo bretone Guiron le Courtois, che viene ampliato sotto il profilo didascalico fino a fare della nuova versione una sorta di speculum principis.
Poema cavalleresco, tuttavia già inclinato verso il nascente genere eroico, il Girone si presenta anzitutto come un romanzo di formazione: attraverso la scoperta dell’eros, delle proprie radici familiari e della profondità dell’amicizia, il protagonista mette a fuoco se stesso e i propri doveri in un processo di raffinamento verso la perfetta cortesia. La vicenda, la cui architettura aperta permette continui inserti di secondo grado (secondo un principio si potrebbe definire di raddoppiamento, con le vicende che coinvolgono il protagonista che si ripresentano a specchio agli altri personaggi), si può in realtà dividere in cinque blocchi. Nell’ordine vengono narrate le vicende di Girone e Danaino (libri I-VI), l’erranza di Girone e Meliadusse (VII-XI), la storia familiare di Girone, raccontata a Breusso (XII-XIV), la vittoria del protagonista all’avventura di Passo Periglioso (XV-XXI), la sua cattura da parte di Nabone e la liberazione (XXII-XXIV).
Si potrebbe parlare di un bildungsroman, non fosse per la conclusione del libro, in netta contraddizione ideologica con la storia di formazione: Girone, fatto prigioniero da Nabone, è salvato da una squadra di cavalieri erranti di nuova generazione (Palamede, Segurano, Lancillotto e Tristano). Secondo le più recenti letture del testo, il quartetto di cavalieri rappresenta la modernità statale e bellica cinquecentesca, che soppianta l’erranza singolare e il modo medievale di intendere la politica. Si prefigura così il passaggio all’Avarchide, opera matura di Alamanni e pienamente eroica, modellata sulla falsariga di Omero.

Bibliografia

  • S. Jossa, La fondazione di un genere, Carocci, Roma, 2002, ad indicem.
  • Id., Dal romanzo cavalleresco al poema epico: il «Girone» e l’«Avarchide» di Luigi Alamanni, in «Italianistica», I, 2002, pp. 13-37.
  • F. Sberlati, Il genere e la disputa. La poetica tra Ariosto e Tasso, Bulzoni, Roma, 2002, ad indicem.
  • G. Sacchi, Fra Arisoto e Tasso: vicende del poema narrativo, Edizioni della Normale, Pisa, 2006, ad indicem.

Opera e sinossi

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