Proemio sulla gloria di chi ben opera (1-3) I due messi giungono a Normoria, si incontrano con il loro antico compagno Gotaro (4-15) Rubano il tesoro del tiranno e fuggono in barca (16-46,4) Lungo il fiume incontrano una nave, la assaltano e la vincono (46,5-55) Ora devono deporre il tiranno: con l’aiuto della carta di Circe creano delle finte lettere, le consegnano a dei cittadini che dovevano essere portati in segreto su un’isola, dicendogli che il re attenta alla loro vita: si ferma una congiura (56-79) Isauro va al barco per uccidere il re ma sbaglia persona, si trova addosso una marea di nemici (80-92) Giunge l’altro messo con i rivoltosi, non riescono ad uccidere il re, rintanatosi nelle fondamenta del castello (93-115)