Nichele enumera l’esercito confederato: Abdulmenen, re di Tunisi, può contare sull’appoggio del califfo d’Egitto e di Belfer, signore della Battriana (1-13) Al cospetto di Abdulmenen Nichele ha visto la rassegna dell’esercito: è un campo praticamente infinito, pronto a muoversi (14-55) Ruggiero fa coraggio ai suoi uomini, congeda Nichele (56-61,2) Roberto esprime dubbi sulla sincerità di Nichele, consiglia di mandare spie a valutare le forze del nemico; Aimar conferma la bontà di questo detto (61,3-68) Sopraggiunge l’eremita Angerio, mette in guardia Ruggiero dal pericolo (69-73) Serlon, aizzato dal demone Beleal, prende le difese dell’amico Battumeno, la cui lealtà è messa in dubbio: Ruggiero congeda tutti (74-88)