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Palermo liberato

di Tommaso Balli

Canto XIII

ultimo agg. 12.02.16 19:00

Ruggiero convoca il consiglio di guerra, comunica il tradimento di Roberto e la sua imminente partenza: ai suoi uomini chiede di difendere il vallo (1-22) Aimaro concorda sul piano e si dice disponibile a prendere il comando del campo (23-31,4) Boemondo prende la parola, chiede che il padre non sia giudicato senza difesa e disapprova il progetto di smembrare l’esercito, infine minaccia di dare vita a una guerra civile (31,5-50) Ruggiero rimprovera Boemondo e lo taccia di ingenuità, in risposta Boemondo estrae il pugnale: viene fermato solo da un intervento di Sant’Agata, che evita l’assassinio, ma il giovane sfida a duello lo zio (51-61) Serlone riprende Boemondo per gli insulti e il gesto (62-68,6) Si reca poi da Ruggiero, che chiede consiglio sul da farsi: suggerisce a Ruggiero di dissimulare il proprio sdegno e, sul piano pratico, di mandare Aimaro a parlamentare con Roberto e di aspettare che Boemondo si plachi; Ruggiero esegue (68,7-89) Boemondo esce dal campo con la sua schiera (90-91)