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Palermo liberato

di Tommaso Balli

Canto XVIII

ultimo agg. 13.02.16 12:28

Plutone manda il Sonno da Belcane (1-14) Il Sonno si reca dall’eroe pagano, gli consegna una spada infera e lo affretta ad armarsi (15-19) Belcane mostra la spada ad Apocaro e racconta del sogno, il re comanda che l’esercito si prepari (20-30,2) Belcane schiera l’oste e la incita alla battaglia (30,3-42) Serlone chiede di portare la battaglia in campo aperto, Ruggiero nega e opta per una difesa del muro: su pressione di Serlone concede che un’avanguardia venga a scaramucce sotto il muro, ma che si ritragga in fretta alla carica dei pagani (43-60) I cristiani si schierano davanti al muro, Assangurre vede lo svantaggio pensa a come portarli in campo aperto (61-64) Belcane invia un suo astuto servo, travestito da cristiano, ad aizzare Serlone, che cede alle lusinghe e spinge avanti l’esercito, e insegue i pagani in una finta fuga (65-79) Viene a duello con Belcane: la sua spada si infrange su quella infernale dell’avversario e si rompe, Belcane lo finisce disarmato (80-98) Belcane dà l’assalto al muro, sale con una scala e così fanno molti dei suoi uomini, ma San Giorgio invia una tempesta che mette in fuga i pagani (99-116)