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Palermo liberato

di Tommaso Balli

Canto XXVI

ultimo agg. 13.02.16 12:32

Assangurre chiede ad Apocaro di poter portare il proprio contingente fuori dalle mura ed assalire alle spalle i cristiani (1-13) Assangurre spinge il suo campo oltre le linee dei cristiani, Ruggiero non muove tutto l’esercito ma solo un’ala di cavalleria, che fa qualche prigioniero (14-23) Venuti a conoscenza della partenza di Assangurre, e pensando che sia dettata da paura, i cristiani si predispongono all’assalto per il giorno dopo (24-28) All’alba i cristiani si schierano, Apocaro rivede le difese mentre i cristiani si avvicinano (25-43) Parte l’assalto al muro, le macchine si appressano e lo scuotono, Svedivallo è ucciso con un dardo da Afrodisio (44-66) Ruggiero fa avanzare le torri mobili, dalla città ne oppongono di simili: Boemondo ne incendia una che sta procurando affanno ai cristiani con un immenso pino (67-77) La flotta è riuscita a entrare nel porto e a salire sulle mura (78-84) Assangurre assalta alle spalle il vallo cristiano: Ruggiero suona la ritirata per difendere il presidio, ma non trova il pagano, che si è già ritirato (85-98) Ruggiero nottetempo convoca il consiglio: si decide di inviare Averardo a fronte di Assangurre e di proseguire nell’assalto al muro (99-105)