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La Croce racquistata

di Francesco Bracciolini

Contenenze della Croce racquistata

testo e note a cura di T. Artico | criteri di trascrizione
ultimo agg. 12.09.15 18:35

Contenenze di ciascun libro della Croce racquistata

Libro I
Eraclio imperadore, che aveva combattuto cinque anni per racquistar la croce di Cristo salvator nostro da Cosdra re de’ Persi, svernava su l’Eufrate, e venendo la primavera s’apparecchiava a seguitar l’impresa, quando per distornarla Idraus demonio disfece le nevi del monte Tauro et inondò l’Eufrate in maniera che fu per sommerger l’esercito; ma l’Angelo custode il soccorse, e divertì la piena. Idraus, insieme con Folastro, pur anch’esso demonio, si fingono due ambasciadori di Costantinopoli, quale era assediata per ordine di Cosdra da Satino suo capitano, e dimandano all’imperadore che se ne torni per soccorrerla. L’imperadore il niega, et essi rimangono nell’esercito a sollevarlo.
Libro II
Niceto acqueta i primi moti del campo con ridurre a memoria il miracolo del vaso di mele convertito in oro, accaduto prima che cominciàr la guerra. Folastro concita Forestano a risollevar l’esercito, Eraclio fa cessare il tumulto e lascia che Forestano sia punito et ucciso dal popolo; indi manda ad incontrare Artemio cardinale legato del Papa e Teodoro fratello dell’imperatore. Fatto l’incontro dà notizia al legato di tutti i principali del campo ch’erano venuti per onorarlo, mentre che l’accompagnano alle trincere.
Libro III
Seguita la notizia che vien data da Teodoro allegato, et in ultimo gli racconta i compassionevoli accidenti d’Alceste e d’Elisa.
Libro IV
Seguita il ragionamento di Teodoro, dicendo al legato come fu assediata Gazzacote e come n’uscì Atemisto vestito da romito per uccider l’imperatore, over condurlo nell’insidie, il che non gli riuscì.
Libro V
Seguita il racconto della presa di Gazzacote per lo valore di Triface e di Batrano; Cosdra se ne parte, salvato da Armallo, la moglie con due figliuoli credendolo morto s’uccidono.
Libro VI
Artemio esorta l’essercito cristiano a seguitar la guerra, Folastro in forma d’ambasciadore lo dissuade. Movesi Santa Elena e porta un scudo celeste a Eraclio, in virtù del quale otterrà sempre vittoria, e scuopre e dissolve la falsità de’ demoni.
Libro VII
Eraclio intende da Volturno il numero dell’esercito nemico condutto da Sarabarasso generale di Cosdra, la qualità de i capitani e disegni loro, esponendoli con quanta astuzia abbia compreso il tutto.
Libro VIII
Eraclio fabrica un ponte sopra l’Eufrate. Calisiro intende da Volturno novelle dell’amata Alvida. Enarto il sito delle provincie vicine. L’essercito passa l’Eufrate, et entrato nella Mesopotamia viene a giornata co i nimici.
Libro IX
Almonio con i figliuoli nella battaglia è ucciso da Armallo, Sarabarasso uccide Pilade et Oreste, Niceto orando muove tempesta favorevole per li cristiani: Sarabarasso fulminato, i cristiani vincono.
Libro X
Anfimene muor cattolico disposto da Artemio. Eraclio comparte le prede, e rende il corpo di Sarabarasso al figliuolo, che se ne torna con esso al suo campo, dove arriva Cosdra con soccorso, e loda Sarabarasso morto.
Libro XI
L’anima di Sarabarasso concita l’Inferno contro i cristiani, onde Plutone manda l’Inganno del lor esercito. Dio aggiunge nuovo Angelo custode a Eraclio. Ireneo persuade la pace a Cosdra in contraddittorio d’Armallo, l’Inganno entra nel toro destinato per vittima et uccide Ireneo, onde i pagani si dispongono a combattere.
Libro XII
L’Inganno in forma di bella donna va di notte a tentar Niceto, et li dà lapis filosoforum per far oro, rimane scornato da Niceto e si parte, e torna in sembianza di Dio e lo conduce sopra una barca, dove lo lascia a mezzo un fiume in gran pericolo.
Libro XIII
Torna l’Inganno all’Inferno, e Plutone in suo scambio manda la Superbia, la quale giungendo ad un convito che faceva Eraclio, accende Batrano et Adamasto convitati sì che vengono all’armi, et acchetati da Eraclio. Adamasto manda a sfidar Batrano, l’imperadore per impedir l’andata di Batrano manda Triface e Silvano pe dissuaderlo et offerigli grado principale se non parte, di che si sdegna Silvano, acciecato dalla Superbia, parendoli il grado debito a sé; Triface non opera nulla col suo favellare e Batrano sta fermo in voler ire al duello.
Libro XIV
Silvano si licenzia da Eraclio e vuol condur seco Lucrezio suo figliuolo, et egli vuol rimaner nel carico del padre, che li concede Eraclio. Cosdra sollecita l’armata di terra e di mare. Erano, che fabricava le navi, è ammonito da San Anastasio che non si muova contro i cristiani, egli non ne fa conto e s’imbarca.
Libro XV
L’armata è sommersa dalla tempesta, Erano campa sopra uno scoglio, dov’è raccolto da San Anastasio; sette navi avanzate fanno lor capo Acleto, queste son per viaggio respinte dal vento all’isola de’ Cipri, dove non pigliano porto per timore dell’etere, mostri marini che si descrivono e lor natura.
Libro XVI
I Gozzarri, sollevatisi, uccidon Lucrezio lor capitano e si partono; Eraclio manda Triface a richiamarli et egli s’incontra ne gl’Ircani, et è fato prigione come prima era stato fatto Silvano. La Superbia getta l’avanzo del suo foco nel petto a Damete, e torna a Plutone raccontandoli quanto ha fatto a danno de i cristiani.
Libro XVII
Omete tradisce il campo cristiano, rubba lo scudo celeste ad Eraclio insieme col volume de’ suoi Commentari, e portalo a Cosdra. Addoppia la guardia et introduce a mezza notte i persiani nell’esercito; l’Angelo fa anticipare l’aurora,, i Persiani son respinti. Erinta combatte con Enarto e riman prigiona.
Libro XVIII
Niceto arriva all’isola del Saro, dove Ergasto li conta della sua passata vita e lo prega a pregar pe l’anima d’Eraclion padre d’Eraclio, ch’era sepolto in quell’isola. Enarto s’innamora d’Erinta. Eraclio la manda prigioniera ad un castello, Enarto con l’armi di suo padre Teodoro la segue e la libera.
Libro XIX
Calisiro come ha trovato Alvida è stato seco tutta una notte, e non si son conosciuti. Teodoro consigliato da Soffronio si muove a cercare Erinta con una squadra di cavalli e con i due soli figliuoli.
Libro XX
Erinta vede in sogno figurare il suo maritaggio con Batrano, e le pare di parturire l’albero della casa de Medici; è trovata da Teodoro, e per non rendersi prigiona si getta in un fiume; Enarto se le getta dietro armato, e riducendosi in pericolo d’annegarsi ella lo soccorre e lo salva.
Libro XXI
Combattono Adamasto e Batrano, Urbante e Volturno: Urbante vien ucciso da Batrano et Adamasto vinto. Niceto alla tomba d’Eraclione, dove eran scolpite l’istorie della croce, prega per quell’anima e si libera del Purgatorio.
Libro XXII
I tre guerrieri feritisi conducono all’albergo d’Ergasto. Niceto nel passar il fiume incontra Erinta trasportata dall’acque, le getta il mantello e meravigliosamente la libera; ella stagna il sangue a Batrano, che per l’effusione era presso a morte e s’innamorano l’uno dell’altro. Eraclio riduce l’esercito sopra un colle, dove era un lago et un palazzo nel mezzo.
Libro XXIII
Gersamo architetto fabbrica uno specchio parabolico che spira fuoco et abbrucia con esso gli steccati cristiani. Alceste et Elisa vanno nel messo a i nemici, e lo rompono; rimangon feriti, et Alceste mortalmente; in ogni modo scampano. Armallo abbrucia gli steccati, Eraclio se n’esce con l’esercito e si combatte.
Libro XXIV
Alceste in un bosco muore in braccio ad Elisa, Altea le costringe spiriti adosso; è sepellito Alceste et ella infuriata è raccolta e custodita da alcuni pastori. Antibio et Eristo vanno in mezzo a i nemici per uccider Odonte, riesce loro ma rimangono uccisi da Armallo.
Libro XXV
Il cristiano esercito è rotto, la minor parte se ne rifugge ne gli steccati con l’imperadore, la maggiore si raccoglie alla campagna con Teodoro, Uberto e Pa-lamede; padre e figliuolo si uccidono l’un l’altro per errore. Adimanto racconta a Teodoro la prigionia di Calisiro, la morte d’Enarto e la distruzione della parte che s’era salvata appresso l’imperadore.
Libro XXVI
Vien la fame dall’Inferno et entra nelle genti di Teodoro. Livio muor di fame in braccio a suo padre. Vien la peste et entra nelle genti che s’erano raccolte nel sicuro palagio con l’imperadore. Per motivo d’Alvida Cosdra manda Armallo e Rubeno ad Eraclio per trattar l’accordo e, non lo concludendo, per lo spiar lo stato de gl’assediati.
Libro XXVII
Gl’ambasciadori tornando da Eraclio senz’alcun frutto, Alvida va per mettersi nelle mani d’Eraclio per dover esser permutata con Calisire e così liberarlo; Eraclio non la riceve, onde va errando disperata per le selve. Sant’Anastasio è martirizzato da Cosdra, e l’anima sua dispone Dio a favor de’ cristiani, a i quali ordina Dio che le cose si rivolgano favorevoli, e manda due Angeli che scacciano la peste e la fame.
Libro XXVIII
Elisa è liberata da i demoni da Niceto, il quale conduce Erinta al sepolcro d’Eraclione e le mostra nell’ultima faccia scolpito, insieme col racquisto della croce, le azioni della casa de’ Medici; di poi la persuade a tornare al suo campo, dove riconoscerà d’esser nata cristiana, e l’esorta a seguitar la paterna fede e pugnare in suo favore: ella se ne parte disposta. Partono ancora, riconciliati da Niceto, Batrano, Adamasto e Volturno, e vanno per predar le vettovaglie de’ nemici. Elisa si fa monaca.
Libro XXIX
Narra Triface come egli e Silvano sieno fuggiti della prigione di Lete, e congiuntisi con Batrano, Adamasto e Volturno predano le vettovaglie nemiche, e ne ristorano le genti ch’erano con Teodoro. Erinta sente gelosia di Batrano, ma riconosce la cagione esser falsa. Gersamo secca il lago che fortificava il palagio d’Eraclio.
Libro XXX
Erinta riporta lo scudo e ’l libro rubbati all’imperadore, da cui si fa riconoscer per figliuola, e rimane in suo servigio. Si combatte il palagio, l’imperadore uccide Attalone gigante su ’l ponte levatoio, Erinta uccide Rubeno; Teodoro arriva col soccorso, Adamasto intraprende duello con Armallo sul ponte in luogo dell’imperadore.
Libro XXXI
Eraclio riunisce gl’eserciti, combatte e vince; Adamasto è ucciso da Armallo, il quale se ne torna alle reliquie raccolte da Cosdra in luogo sicuro. Eraclio rende sua carica a Triface et a Silvano dà quella di maestro di campo. Niceto conduce al campo Alvida battezzata insieme con alcune poche genti di quelle che mandava il Papa. Egisto lor capitano narra ad Eraclio come per mare hanno rotta l’armata di Cosdra, che aveva preso il porto di Costantinopoli.
Libro XXXII
Seguita Egisto a raccontare la liberazione di Costantinopoli col miracolo della Beata Vergine apparsa sopra le mura per lor difesa. Satino e Leandro s’uccidono. Eraclio ordina una caccia et una contesa di fiere. Volturno con fuoco artificiato spaventa et uccide un leone. Erinta riconosce Damete fra gli spettatori, e vuole ucciderlo, ma per volontà d’Eraclio lo lascia in poter del popolo, che lo getta tra le fiere, dalle quali è divorato.
Libro XXXIII
Intende Eraclio da gli esploratori l’arrivo d’infinito esercito indiano, congiuntosi con quel di Cosdra. Eraclio riordina l’esercito e si apparecchia alla battaglia, il giorno seguente si viene a giornata: i primi che combattono sono Armallo e Batrano, Armallo resta morto, l’Angelo asciuga il sudore a Batrano e gl’imprime con esso la sesta palla nello scudo e finisce l’arme de’ Medici.
Libro XXXIV
Segue la giornata: Erinta uccide Orgonte, Eraclio il re de gl’Indi et abbatte l’istesso Cosdra, il quale vien salvato da una squadra di Arabi a cavallo guidati da Medrasano suo figliuolo, da i quali è salvato in Seleucia; Batrano rompe l’esercito nemico, del quale segue la sconfitta universale; Triface uccide Adrasto, Dragolante et altri principali. Niceto fa che Eraclio promette il maritaggio tra Erinta e Batrano.
Libro XXXV
Eraclio sogna d’esser menato in Cielo da suo padre e quivi vedere il combattimento delli Angeli e de’ demoni per cagione della croce; vede la vittoria delli Angeli e intende che parimente la sua vittoria terrena è finita. Si desta, e muove l’assalto a Seleucia; li viene incontro Sciro figliuolo di Cosdra con la testa del proprio padre in mano, ucciso da lui. Eraclio si sdegno della scelerità et entra vittorioso in Seleucia, dove libera Zaccheria e trova la croce nell’erario, la quale viene sposta da Artemio, celebrata da Zaccheria et adorata dal popolo, et Eraclio si muove con essa per ricondurla in Gierusalemme.

 

Achilli Baronii anagramma

Franciscus Braccyolinus
cycnus laborans fis cruci

Cayster hinc, Maeander hinc
cedano suis cum oloribus,
cum vatibus cedat suis
iam cum Melete Mincius,
Tuscus per orbis ultimos
Arnus canatur angulos,
ad cuius antra dulcibus
dum personas aethram modis,
o Braccyoline, tu sacrae
CYCNUS LABORANS FIS CRUCI