Ansaldo Cebà

date di nascita e morte
1565 † 1623
pagina a cura di T. Artico

Nato a Genova nel 1565 si formò a Padova sotto l’egida di Sperone Speroni e Giason Denores, assimilando nello studio patavino i precetti cardine dell’aristotelismo e un’idea di letteratura impegnata e moraleggiante. Tornato a Genova, servì la Repubblica fino al 1599, quando a causa di un incidente diplomatico con il Senato fu messo agli arresti: si ritirò a vita privata e assunse i voti minori, dedicandosi a tempo pieno alla scrittura (morirà nell’aprile del 1623).
Del 1611 è la seconda edizione delle Rime (la princeps è del 1601), il cui tronco lirico è accresciuto di molti componimenti etici e politici, mentre rispettivamente del 1614 e 1615 sono i due poemi biblici in ottave Lazzaro il mendico e La Reina Ester. Dagli anni Venti, congiuntamente ad una notevole scrittura teatrale (La Principessa Silandra e L’Alcippo spartano, editi nel 1623, e il manoscritto Le gemelle capovane), sistemerà la propria produzione epica: nel 1621 è edito il controverso trattato Il Gonzaga, ovvero del poema heroico, formalmente antitassiano, i cui precetti sono in pesante contraddizione con Il Furio Camillo, poema di sei canti nato dall’esigenza di rispondere alle tensioni autoritarie di alcune ricche famiglie genovesi. Annunciato ne Il Gonzaga, lo Scipione doveva forse essere il vero poema epico, magnifico e a regola d’arte: non ne restano che le dieci d’ottave citate da Girolamo Martinengo nel dialogo.

Bibliografia

  • F. Vazzoler, La soluzione tragica del pessimismo politico nell’ultimo Cebà, in Dibattito politico e problemi di governo, Firenze, La Nuova Italia, 1976, pp. 75-114.
  • C. Mutini, Ansaldo Cebà, in DBI, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. 23, 1979, pp. 184-186.
  • F. Vazzoler, Le rime di A. Cebà fra esperienza autobiografica e miti eroici e civili, in «Studi di filologia e letteratura VI», Genova, Istituto di letteratura italiana, 1984, pp. 121-149.
  • E. Villa, Ansaldo Cebà, in Dizionario Critico della Letteratura italiana, vol. I., Torino, Utet, 1986, pp. 567-569.
  • M. Corradini, Introduzione, in A. Cebà, Tragedie, a cura di M. Corradini, Milano, Vita e Pensiero, 2001, pp. IX-LXVIII.

Elenco delle opere