Argomento
Brenno re della Gallia celtica corre il paese della Toscana. I Romani s’oppongono e sono assediati nel Campidoglio. Camillo è chiamato ditattore, e vòta l’Italia de’ barbari.
Ansaldo Cebà al duce, governatori e procuratori della Repubblica di Genova
Una prosa vi diedi io, valorosi padri, che parlava delle cose romane perché ve ne valeste nell’amministrar delle genovesi, una poesia v’aggiungo che ragiona delle medesime, perché ve ne serviate nella medesima occasione. L’una e l’altra scrittura credo che non vi dispiaceranno per la materia, e spero che non v’offenderanno per l’artificio, il quale, per quel che dovete farne, so che voi non desiderarete maggiore. Appresso adunque il principio dell’istoria romana, leggete, vi supplico, il poema di Furio Camillo, e Dio vi conceda che con lo stimolo di lui non solamente vi confermiate nello studio di conservar la libertà della nostra repubblica ma, quando ve ne venga l’opportunità, v’adoperiate ancora nell’essercizio d’avanzarla.