Il pianto di Ruggiero
di Tommaso Costo
Frutto di un impegno prettamente encomiastico, il Pianto di Ruggiero è un ampliamento moraleggiante e precettistico del fortunato episodio ariostesco della gara di cortesia tra Leone e il capostipite della casata estense. La trama è quella che nota a partire dai canti XLIII e XLIV dell’Orlando furioso: Ruggero, di fronte alla inconsapevole richiesta dell’amico, non esita a cedere la propria amata, salvo poi decidere di lasciarsi morire di prostrazione lontano dalla corte a causa dell’afflizione che prova. Leone, scoperta la sua identità e il gesto incredibilmente cortese, decide di ripagarlo rendendo Bradamante e intercedendo presso Carlo Magno per il loro matrimonio.
Il poemetto (consta di un solo canto, per poco meno di 150 ottave) rientra in maniera particolare nella filiera delle continuazioni, viste le esplicite esigenze encomiastiche, ma offre lo stesso elementi a supporto di varie tesi critiche, tra cui quella che registra la tendenza ad apprezzare in modo particolare gli aspetti edificanti dell’originale a dispetto dei contorni comici (come sarà anche nel più tardo Ruggero di Gabriello Chiabrera). L’epitome di Costo, inoltre, attesta la circolazione di singoli episodi del poema ariostesco, confermata tanto nel campo della letteratura (basti pensare alle incompiute Epistole eroiche di Marino, una buona quota delle quali prendeva spunto da vicende dell’Orlando furioso) quanto in quelli della musica e della pittura.
Opera e sinossi
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- Proemio e dedicatoria (1–3). Riassunto della vicenda di Ruggero e Leone narrata nell’Orlando furioso (4–11). Ruggero si ritira nel bosco con il proposito di morire e si congeda dal proprio cavallo (12–23). Ricordandosi di episodi di amori infelici, Ruggero si commisera (24–51). Bradamante parimenti si lamenta e si propone di morire (52–65). Marfisa contesta la decisione di Carlo di dare Bradamante a Leone, si stabilisce che ogni pretendente dovrà battere Ruggero per ottenerla (66–80). Leone si dà a cercare il suo campione per difendere la proprio ragione, Melissa glielo fa trovare (81–88). Leone gli offre di aiutarlo, Ruggiero gli svela la propria identità (89–106). Leone per cortesia cede Bradamante a Ruggiero (107–117). Insieme tornano a corte, Leone narra la vera vicenda e tutti ne gioiscono: alla fine anche Amone, padre di Bradamante, acconsente alle nozze (118–144).