Agazio Di Somma
Nato a Simieri, presso Catanzaro, nel 1591, si laureò a Roma, dove prese a frequentare l’Accademia degli Umoristi: qui conobbe personalità quali Preti, Guglielmi e Bruni, che più avanti coinvolgerà, non si sa con quanta malizia, nell’accesa diatriba sull’Adone di Marino. Entrato al servizio del cardinale Scipione Cobelluzzi, dovette tuttavia rimpatriare presto a Catanzaro per la morte dei genitori. Il ritorno a Roma fu immediato: durante questo secondo soggiorno Di Somma si ritagliò uno spazio nel dibattito sull’Adone di Marino (con cui intratteneva un rapporto epistolare), accendendo la disputa intorno al poema del napoletano con la famosa lettera a Fabrizio Ricci nella quale si affermava la superiorità del poema mariniano sulla Gerusalemme liberata (una lettera poi andata alle stampe assieme ai primi due canti del suo poema eroico sulle imprese di Colombo, L’America).
Il resto della sua produzione, per lo più manoscritta, è di carattere storico ed erudito, poco nota e studiata. Allontanato da Roma nel 1623 in quanto affiliato al partito di cardinale G. Borgia, tornò a Catanzaro, salvo poi rientrare trent’anni più tardi, sotto il pontificato di Alessandro VII, nella capitale, da cui ottenne importanti cariche ecclesiastiche (tra cui la nomina di Vescovo di Catanzaro, nel 1664).
Bibliografia
- A. Paudice, Un giudizio «parziale» svelato: Agazio Di Somma e il primato dell’Adone, in «Filologia e critica», III (1978), pp. 95-106.
- S. Foà, Agazio Di Somma, in Dizionario Biografico degli Italiani, XL, pp. 282-283.
- C. Carminati, Giovan Battista Marino tra inquisizione e censura, Roma-Padova, Antenore, 2008, pp. 188-191 e 180-201.