Scipione Errico
Messinese, ma di famiglia napoletana, Scipione Errico (1592-1670) fu uno dei riconosciuti protagonisti della scena letteraria seicentesca, una fama che tuttavia non gli è valsa un’equivalente fortuna critica.
Dopo la laurea in teologia, esordì con due idilli (Endimione e Arianna), seguiti da una raccolta di rime, di ispirazione marinista. Del 1623 è la Babilonia distrutta, il primo impegno della carriera eroica di Errico: dopo la difesa dell’Adone nella diatriba con Stigliani (Cannocchiale appannato, 1629) seguiranno il poemetto La Croce stellata, ovvero la navigazione del Mosto (1646), e, soprattutto, i dodici canti dell’Iliade ovvero Achille innamorato (Roma, 1661), che tenta una mediazione tra le istanze narrative classicistiche e quelle moderne (Tasso, Marino). La riflessione del messinese sui valori della tradizione prese poi forma in due commedie, Le rivolte di Parnaso (1626) e Le liti di Pindo (1634): nella prima, assieme a una latente approvazione del modello tassiano, viene affermata la primazia di Omero sulla poesia epica moderna; nella seconda viene stabilità la dignità della civiltà e della storia letteraria siciliana, ed è ribadito il pesante giudizio sul Mondo Nuovo di Stigliani, bersaglio di una polemica mai sopita. Un terzo momento d’attacco al poema del materano si avrà nel romanzo Le guerre di Parnaso, 1643, ma i confini della disputa si estendono oltre la letteratura per sfociare nella polemica erudita ed ecclesiastica (Discorso apologetico per la Metropoli Acheruntina contra il Cavalier Fra Tomaso Stigliani, 1643).
L’imponente attività letteraria gli valse l’accoglienza presso varie accademie, tra cui quelle prestigiose degli Umoristi di Roma, degli Oziosi di Napoli e degli Incogniti di Venezia. Dopo essere stato docente di teologia e poi di filosofia morale nello Studio di Messina si spense nel 1670.
Bibliografia
- G. Santangelo, Un capitolo del Barocco marinistico meridionale, Palermo, Manfredi, 1976.
- M. Sacco Messineo, Poesia e cultura nell’età barocca, in Storia della Sicilia, Napoli, 1980, pp. 427-476.
- R. Contarino, Scipione Errico, in Dizionario Biografico degli Italiani, 43 (1993), pp. 261-264.