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La Malteide

di Giovanni Fratta

Canto V

ultimo agg. 9.11.15 21:22

La flotta riparte da Creta, i Greci sono scontenti e Norbilano di Chiaramonte se ne fa portavoce: Filippo li seda, prima che si senta un forte rumore (1-14,4) Il rumore è generato da un piano di Satana (14,5-23) È una nave di corsari, che Farnese vince con poco: uno dei prigionieri messi in salvo narra la sfortunata vicenda del suo signore Evandro, per il quale si è mosso da Sciro a recuperare delle maghe (24-43) Il superstite chiede una scorta, Norbilano e altri sediziosi si offrono volontari; Filippo li trattiene spronandoli dolcemente (44-54,4) La flotta giunge a Delo, isola ferace, dove Filippo destina di fermarsi (54,5-62) Farnese a accompagna a Sciro i superstiti, appena giunto viene messo a parte dell’esistenza di una setta di maghe che infesta l’isola e riceve una verga magica (63-98)