Farnese resiste alle tentazioni di vaghe donzelle e sconfigge un mostro alato (1-7,6) Giunge al castello, dove è guidato in una stanza in cui sono mostrate le glorie passate della sua casata (7,7-31) La guida lo conduce a mensa, qui gli è predetto il futuro della sua famiglia (32-60,4) Riparte, e giunge a Delo, dove Filippo ha fatto costruire opere difensive (60,5-67,6) Filippo traccia i solchi con il vomere ma la terra sanguina: è Florestano, ucciso a tradimento da un turco, che consiglia ai cavalieri di abbandonare il luogo (67,7-75,4) Filippo propone di abbandonare Delo, una frangia di sediziosi capitanata da Renato si oppone: Filippo rassegna il comando e invoca una nuova elezione, Dio fa sì che venga confermato come Maestro (75,5-93) Filippo decide di punire i sediziosi con la decimazione, l’intercessione di Farnese lo riconduce a più miti consigli (94-110)