Il Tancredi

di Ascanio Grandi

Stampato a Lecce nel 1632 (e non nel 1582 come talvolta si è inverosimilmente ritenuto), il Tancredi è un poema in venti canti di lunghezza variabile, per un totale di ventitremila versi. Riprendendo un’idea già accarezzata a suo tempo dallo stesso Torquato Tasso, Ascanio Grandi innesta il suo racconto laddove la narrazione della Gerusalemme liberata si interrompe, sviluppando le vicende che vedono protagonista il principe Tancredi d’Altavilla e i suoi uomini, coinvolti ora nell’impresa che porterà alla liberazione di Boemondo d’Antiochia, prigioniero degli infedeli.
Nonostante l’azione del poema abbia, quindi, una sua precisa direzione teleologica e non manchino evidenti riferimenti al modello tassiano e all’epica classica, la narrazione tende a sfaldarsi in numerose divagazioni romanzesche, avventure fantastiche, odissiaiche peripezie per terra e per mare, nel corso delle quali ad imporsi sono spesso le vicende individuali dei singoli personaggi, in particolare di Idro, figlio di Tancredi, facendo abdicare l’eroe eponimo dalla sua funzione di fulcro epico del racconto.
Accolto da giudizi contrastanti, il poema venne difeso dal fratello minore dell’autore, Giulio Cesare Grandi, nel trattato in cinque libri dell’Epopeia (1637), al quale fecero seguito nel 1641 le Aggiunzioni per l’Epopeia, dove, partendo dall’indagine sulla natura e la struttura del poema eroico e facendo costantemente appello all’autorità della Poetica di Aristotele e dei Discorsi tassiani, il Tancredi viene presentato, attraverso non poche forzature, come modello perfetto di poesia epica.

Bibliografia

  • A. Belloni, Gli Epigoni della Gerusalemme liberata, Padova, Draghi, 1893, pp. 260-283.
  • G. C. Grandi, Epopeia, Lecce, Pietro Micheli, 1637.
  • C. Jannaco, Insorgenza eroicomica e trasformazioni nell’epopea, in Storia letteraria d’Italia, vol. V. Il Seicento, a cura di C. Jannaco, M. Cappucci, Milano, F. Vallardi, 1966.
  • G. Arbizzoni, Una topica del poema eroico nell’Epopeia di Giulio Cesare Grandi, in Cultura meridionale e letteratura italiana. I modelli narrativi dell’età moderna, Atti dell’XI Congresso dell’Associazione internazionale per gli Studi di Lingua e Letteratura italiana, Napoli-Castel dell’Ovo, 14-15-16-17-18 aprile 1982, a cura di P. di Giannantonio, Salerno, Lancusi, 16 aprile 1982.
  • D. Foltran, Per un ciclo tassiano. Imitazione, invenzione e ‘correzione’ in quattro proposte epiche fra Cinque e Seicento, Alessandria, Edizioni dell’Orso, 2005, pp. 129-185.

Opera e sinossi

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