Rosmondo vaga in preda alla gelosia per tutta la notte, all’alba trova una ninfa in riva a un fiume (1-14,4) La segue nel suo palazzo, la dolcezza del luogo e gli incanti della maga Cefille gli fanno dimenticare la guerra (14,5-40) Brimarte in cerca di Rosmondo giunge all’antro della Sibilla, dove vede dipinta la storia di Roma e, quindi, quella di Firenze (41-91)