Armonte vaga per la foresta, incontra Zambardo, il quale gli dà un cavallo infernale con cui raggiungere in breve il Danubio, dove si sta preparando un contingente in soccorso di Ircano (1-16) In un baleno giunge a Budapest, si aggrega all’esercito del fratello (17-27,6) Zambardo si reca da Ircano e lo sprona a resistere (27,7-33,4) Cesara dà l’assalto al muro con una imponente quantità di macchine, sfonda le difese (33,5-77) Zambardo vedendo la rovina dei suoi invoca una tempesta infernale che spazza il campo romano: Cesare ferma l’assalto e riporta l’oste all’accampamento (78-89)