America

di Giovan Battista Strozzi il Giovane

titolo
America
autore
Strozzi il Giovane, Giovan Battista
data di pubblicazione
~
curatore
Artico, Tancredi
revisore
-
licenza
-
tratto da
-
collocazione
-
indice di affidabilità
ottima (3)
pagina a cura di T. Artico

Conservato allo stato manoscritto e riscoperto solo nel 1982, ne è stato tradito un solo canto, quando invece, stando alle varie testimonianze d’autore, intorno al 1620 doveva quasi essere ultimato quel lavoro di pulizia condotto sulla prima stesura del 1595. Mai oggetto di un’indagine approfondita, il testo conferma la predominanza del modello tassiano enunciata nelle due Lezioni anche nella pratica della scrittura: vi si narrerà della fondazione di un «non caduco impero» da parte di Vespucci, durante il suo quarto viaggio verso il Brasile.
Nel primo canto si ha una sorta di investitura, che certo risente del modello della Gerusalemme liberata, del capitano fiorentino a duce dell’impresa. Dopo la tempesta che ha affondato la capitana dell’ammiraglio Gonçalo Coehlo e già approdati sulle coste americane, Vespucci riceve la fiducia da parte dei suoi uomini a proseguire nell’opera di conquista e fondazione di un impero, nonostante il tentativo di Iberio di convincere i compagni a riprendere la rotta di casa. Nei vari discorsi il testo risente in maniera evidente del modello tassiano, che offre situazioni e tessere stilistiche alla scrittura di Strozzi.

Bibliografia

  • F. Fido, L’America: primo canto di un poema inedito di Giovan Battista Strozzi il Giovane, in «Studi secenteschi», XXIII (1982), pp. 277-310.
  • L. Geri, La «materia del mondo nuovo» nella poesia epica italiana. Da Lorenzo Gambara a Girolamo Bartolommei (1581-1650), in Epica e oceano, a cura di R. Gigliucci, in «Studi (e testi) italiani», 34 (2014), pp. 29-61 : 45-46.

Opera

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