Criteri filologici di trascrizione
1. Varianti grafiche
1.1 Grafia
Distinzione di u da v.
Normalizzazione della h etimologica:
- Espunzione della h nelle forme verbali, aggettivali, sostantivali, avverbiali (talhor, ognihor, qualhor): abhorre (I 47); honor (I 47).
- Aggiunta della h nelle interiezioni, là dove utile a distinguere il vocativo dall’esclamazione.
- Soppressione della h nel diagramma ch > c (Christo I 1; II 22; chori XIX 25).
- Adeguamento del pronome relativo seguito da h etimologica: c’hora (e derivati: ); c’havere ().
Mantenimento e correzione dell’uso di i, secondo criteri moderni:
- Espunzione nel finale in parole terminanti in -io al singolare: egitij (I 1); nuntij (II 17).
- Mantenimento della i senza funzione diacritica dopo c, g, sc palatali, e mantenimento delle oscillazioni: messaggiero (I 22); greggie (II 11); gielo (II 32); arsiccie (V 22).
- Mantenimento del nesso -sc seguito da i (poiché fatto fonetico): sdruscito (XXII 4).
- Espunzione della i grafica dopo il nesso -gn: menzognier (VII 24).
Unione e separazione di parole:
- Separazione di parole: siche (V 24); fratanto (XI 41; XV 34); inquanto (XV 38; XX 112); adhor (XIX 28; XX 84); sintanto (XXI 85).
- Univerbazione: sin’ora (III 100; IV 68).
Preposizioni:
- Espunzione della -t eufonica davanti a consonate, costante nel testo.
- Mantenimento dell’oscillazione tra forme analogiche e le forme sintetiche.
- Ammodernamento grafico delle preposizioni articolate maschili plurali.
Scioglimento delle abbreviazioni:
- Scioglimento della nota tironiana &: in e davanti a consonante; in et davanti a vocale.
- Scioglimento del grafema β per -ss.
- Scioglimento dell’abbreviazione Xṕano in cristiano
1.2 Punteggiatura
- Ammodernamento dei segni di interpunzione.
- Aggiunta di accenti grafici nelle forme al passato remoto analoghe all’infinito: risonàr (II 16); urtàr (II 37).
- Mantenimento e correzione di maiuscole e minuscole secondo l’uso moderno.
1.3 Segni paragrafematici
Accentazione:
- Eliminazione degli accenti non richiesti.
- Aggiunta di accenti grafici: che ( > ché); dei ( > dèi); ne ( > né); fe ( > fé); di ( > dì); la ( > là); die ( > diè).
- Aggiunta di segni diacritici nei casi di omografia: voto ( > vòto); fere ( > fère).
- Aggiunta di accenti per ragioni metriche nei casi di diastole.
Apostrofazione:
- Aggiunte: fa ( > fa’); fe ( > fe’); va ( > va’); vuo ( > vuo’); de ( > de’).
- Espunzione degli apostrofi non moderni.
Aggiunta dei segni d’interpunzione per i discorsi diretti e indiretti, assenti in S.
2. Varianti morfologiche
2.1 Consonantismo
Mantenimenti:
- del nesso -bs nella forma dotta: absorti ().
- del nesso lj: navilio (XXII 4).
- delle forme dotte: giudicio (Lo stamp., 9);
Assimilazioni:
- del nesso -nst: instrumento (Lo stamp,, 18); instrutti (I 23); instanza (III 94); instigaro (IV 25).
- del nesso -bs: absenza (III 87; VIII 59).
2.2 Vocalismo
Trattamento del nesso -tj latino:
- Normalizzazione degli esiti -antia, -entia: intentione (Lo stamp., 12); patiente (I 20).
- Normalizzazione del -tj latino preceduto da vocale: divotione ( alt., 13);
- Normalizzazione del nesso -tj preceduto da consonante dentale: attione ( alt., 2); egittie (XX 10; XXIII 3).
2.3 Geminazioni e scempiamenti
- Mantenimento di forme scempie etimologiche: dubij (II 74).
- Mantenimento delle forme ipercorrette ma con geminazione toscana: traffitta (IX 25).
- Mantenimento delle forme geminate derivate dal latino o attestate.
- Ammodernamento delle scempie grafiche nei seguenti casi: mezo (II 1; II 20); rozi (XIX 46).